Un passaggio generazionale che sfida la retorica
“Le crisi fanno parte di un processo. Se pensi che vada sempre tutto bene, o sempre tutto male, vivi in un fermo immagine. Invece le cose cambiano sempre e sono le persone che assecondano il movimento quelle che possono farle funzionare”. Lo sa bene Luca Pagni, Amministratore Delegato di Cy.Pag. – uno dei più importanti produttori di cilindri pneumatici per l’automazione industriale a livello internazionale. E lo racconta nel libro Un sogno tramandato. Storia di un’impresa e degli uomini che l’hanno realizzata (ESTE, 2022), scritto con Roberto Palmieri, Chief Marketing and Organization Officer di Cy.Pag. L’azienda, nata nel 1995 a Morbegno (in provincia di Sondrio), è stata fondata da Adriano Pagni, padre di Luca, che è entrato a farne parte nel 2010 come Chief Financial Officer (CFO), in qualità di rappresentante della seconda generazione imprenditoriale della famiglia.
A dicembre del 2019, con una complessa operazione finanziaria e societaria coordinata dal professore Claudio Grossi dell’Università Cattolica di Milano, autore anche della postfazione del libro, è nato un Gruppo guidato dalla Cy.Pag. Group, che poi ha puntato sull’accelerazione alla digital transformation aziendale. “Questo libro è una storia emblematica di ciò che dovrebbero fare le Piccole e medie imprese (PMI) per sperare di evolvere e sopravvivere in mercati mai statici. Accade invece in pochissimi casi”, scrive Grossi nella postfazione. Per l’esperto, Cy.Pag. è un’impresa che ha sempre posto la qualità dei propri prodotti in cima alle sue priorità, e l’evoluzione del clima aziendale che c’è stato negli ultimi anni non poteva che andare di pari passo, anche se nel primo caso si ha a che fare con le cose e nel secondo con le persone. “In questa storia Adriano ha compiuto il suo giro e ha saputo passare il testimone al proprio figlio. Luca saprà fare altrettanto”, è l’auspicio di Grossi.
Illuminare i punti di forza e di debolezza nella storia
Palmieri nella prefazione spiega che il libro non è pensato come una cronaca asciutta o un resoconto lineare dei fatti accaduti in azienda, ma si pone l’obiettivo di dare risalto alle dinamiche interiori delle persone coinvolte, “comprese le pieghe ondivaghe e le intermittenze che ne disegnano il carattere”, specifica. “È un approfondimento dello storytelling tradizionale a nostro parere necessario in tempi di cambiamenti come quelli che affrontiamo, dove lo sviluppo tecnologico rischia spesso di soverchiare il valore dell’esperienza individuale, riducendo i margini di sviluppo delle risorse umane, il valore più determinante di un progresso di senso compiuto, cioè compreso nella sua interezza”, si legge nel testo.
Il libro è infatti scritto in prima persona da Luca Pagni, che fa partire il suo racconto da un dialogo cinematografico centrato sul rapporto lavorativo tra suo padre e un collega avvenuto nel 1994, e lo conclude con la nascita del Gruppo a febbraio 2020. In mezzo ci sono “una pregevole realtà i cui valori patriarcali e una gestione ‘pratica, non ‘teorica’, dell’azienda erano stati certamente il motore del successo”, come scrive Grossi, ma anche una seconda generazione imprenditoriale che è riuscita a rimuovere gli ostacoli ambientali al cambiamento, processo inevitabile per proiettare l’azienda verso il futuro.
Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino.
Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica.
Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.
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