Unire scienza e industria per sostenere le tecnologie emergenti
Un ecosistema educativo che metta insieme scienza, ricerca, istruzione e business. Anche per il 2021, lo Schaffhausen Institute of Technology (SIT) punta a enfatizzare la collaborazione tra industria e accademia. L’organizzazione con sede in Svizzera, fondata da imprenditori e guidata da scienziati, si propone di continuare a diffondere conoscenza tecnologica e pratica grazie a otto inediti corsi online e un nuovo campus all’estero.
SIT è nato per sostenere la ricerca e la formazione sulle tecnologie emergenti, come Software Engineering, Artificial Intelligence e Machine learning, Blockchain e Quantum Technologies, ma anche Digital sport, health e law. In meno di un anno ha avviato quattro programmi didattici: il master in Computer Science e Software Engineering; il corso online in cybersecurity per i dirigenti della SIT Academy; SIT Alemira, un ecosistema di apprendimento digitale per l’educazione e la ricerca; SIT Programming School per i bambini; SIT Autonomous per i servizi di consulenza su Intelligenza Artificiale e Machine Learning per la mobilità senza conducente.
“È stato un anno particolare”, ha detto Serguei Beloussov, CEO di Acronis nonché fondatore e principale investitore dell’ecosistema alla conferenza stampa di presentazione dei piani per il 2021. “SIT è cresciuto in un contesto di crisi sanitaria senza precedenti, dimostrando l’importanza dell’approccio interdisciplinare. Sia il corpo docenti sia gli studenti oggi vedono l’apprendimento trasformativo come motore di cambiamento, con il concetto di ecosistema particolarmente valido in ottica di espansione futura”.
L’obiettivo per il 2021 è la creazione di un campus, progettato specificatamente per ospitare scienza, formazione e business tecnologico. La SIT Academy – che nel 2020 ha lanciato un corso online sulla sicurezza informatica per dirigenti, suscitando l’interesse di oltre 1.500 professionisti – sta ora sviluppando otto nuovi corsi online su tecnologie quantistiche, Intelligenza Artificiale, Machine learning, e Advanced Material, i materiali che contribuiscono a migliorare l’ambiente. Anche la SIT Programming School, dopo aver già trasmesso 60mila ore di insegnamento in streaming rivolte a 6.500 studenti dai 7 ai 13 anni, si prepara a espandersi con una nuova scuola a Singapore.
Un nuovo modello di organizzazione
Anche l’Italia è già coinvolta dalle iniziative dell’ecosistema SIT, con alcune discussioni avviate a Siena. “SIT non vuole imitare i modelli organizzativi tradizionali né sostituire prestigiose università, ma al contrario portare asset complementari, scienziati talentuosi e il valore che deriva dalla combinazione tra scienza e tecnologia”, ha spiegato Fabio Pammolli, Professore di Economics, Finance and Management Science al Politecnico di Milano e membro del SIT Strategic Advisory Board. “I partner industriali, coinvolti con le loro competenze specifiche, interagiscono con gli scienziati per generare nuova conoscenza. Non vogliono avere dipartimenti differenziati, ma accogliere la sfida della data complexity per introdurre un modello originale di organizzazione”.
Nel 2020 sono stati ammessi ai master di SIT 42 studenti provenienti da 22 Paesi. In particolare, sette di loro sono stati selezionati grazie al SIT Star Contest, il concorso online di informatica dell’istituto che ha messo alla prova 416 aspiranti nella fase finale. La prossima edizione si svolgerà a febbraio del 2021, riunendo i partecipanti per una prova pratica dal 1° al 7 del mese. La finale è prevista per il 10 febbraio.
Oltre all’impegno sul fronte non-profit, l’ecosistema SIT è impegnato anche con aziende e start up. SIT Alemira si prepara a lanciare l’iniziativa Bootcamp, un ambiente di apprendimento online integrato basato sulla pratica. SIT StartGarden sta raccogliendo la prima pipeline di start up per avviare i programmi di incubazione e accelerazione a maggio 2021.
SIT sta, infine, creando il fondo di venture capital SIT Capital con una base di 50 milioni di dollari, un assegno medio di compreso tra 500mila e un milione di dollari e un focus su temi quali Quantum Tech, Smart Materials, Computer Science, Software Engineering e Business Science. In particolare, il fondo cercherà di individuare start up tech legate ad Artificial Intelligence e Machine Learning, cybersecurity, info integrity, autonomous machines e digital transformation.
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Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom – Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE.
Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.
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