Vita da Smart worker: hotel in città e casa in campagna
A circa due anni dall’inizio dell’emergenza sanitaria, le persone che, con l’affermarsi di modelli di lavoro a distanza o ibridi, hanno lasciato le grandi città per trasferirsi nelle più economiche e tranquille periferie hanno bisogno di un posto dove dormire e dove riassestarsi quando le aziende richiedono la loro presenza in sede, che si tratti di appuntamenti settimanali, mensili o sporadici. Per rispondere a questa esigenza il New York Times ha raccontato come gli hotel statunitensi, desiderosi di attingere a questo nuovo mercato mentre ancora si stanno riprendendo dalle drammatiche conseguenze del Covid sul settore turistico, hanno creato pacchetti progettati appositamente per questa nuova categoria di pendolari, mettendo a disposizione tariffe infrasettimanali scontate, sale conferenze e diversi servizi ad hoc.
Il caso del signor Chou, proposto dal quotidiano statunitense, è significativo a questo proposito. Partner della Post Company, agenzia di design, dopo essersi trasferito da New York a Lakeville, nel Connecticut, all’inizio della pandemia, a 40 anni è diventato un habitué del martedì sera all’Ace Hotel di Brooklyn, del quale è anche ex Direttore. Per l’Ace, come per molti altri alberghi, i suoi soggiorni regolari sono una boccata d’aria, dopo le perdite subite durante la pandemia, che va ad aggiungersi alla graduale ripresa del turismo. Secondo Str, società globale di dati e analisi sull’ospitalità, a febbraio 2022 il settore è attivo per il 50% della sua capacità (a fronte del 66% del 2019) con una crescita riscontrabile non solo per i soggiorni del fine settimana, ma anche per quelli registrati dal lunedì al mercoledì.
I soggiorni di lavoro trainano la ripresa del settore
Sebbene la catena Ace Hotel che ha accolto il signor Chou non abbia lanciato alcuna specifica promozione per i pendolari infrasettimanali, altri marchi lo hanno fatto. In Gran Bretagna, per esempio, hotel come The Savoy e Mama Shelter del gruppo The Accor hanno introdotto la promozione chiamata “Commute and stay”, che include due pernottamenti infrasettimanali in una camera scontata (fino al 15%) con cancellazione flessibile e assistenza nella prenotazione di locali per aperitivi dopo il lavoro o per intrattenere i clienti. Negli Stati Uniti l’Hoxton Chicago ha proposto il pacchetto “Work stay play” che offre l’accesso a uno spazio di coworking interno della struttura. Una formula che sembra funzionare considerando che, ha riferito il New York Times, alla fine del 2021 le prenotazioni aziendali all’Hoxton erano tre volte superiori rispetto al mercato di Chicago.
Al San Francisco Proper Hotel, a pochi passi da aziende come Twitter e Uber, Mario Bevilacqua von Günderrode, Direttore Generale dell’albergo, ha raccontato che i tassi di occupazione infrasettimanale hanno seguito lo stesso ritmo di quelli del fine settimana. “Abbiamo iniziato a cambiare il modo in cui operiamo e come ci rivolgiamo ai nostri clienti seguendo questa tendenza”, ha spiegato. L’hotel si è assicurato che il menu del servizio in camera sia disponibile 24 ore su 24, sette giorni su sette, e che tutti i punti vendita di cibo e bevande siano aperti. Ha anche aggiunto un servizio auto gratuito per i viaggi negli uffici vicini. Ancora, il Conrad New York Downtown ha introdotto il pacchetto “Work and well” che include l’uso diurno di una suite e il servizio in camera per colazione, pranzo e cena. Il Conrad New York Midtown, invece, consente a un massimo di otto colleghi di collaborare in una sky suite con colazione e pranzo con catering, oltre a offrire la possibilità di accedere al centro fitness dell’hotel.
Questa forma di pendolarismo risulta essere più vantaggiosa dell’affitto di un appartamento, che, secondo quanto ha riferito il quotidiano Usa, negli Stati Uniti è aumentato, rispetto al periodo pre pandemico, di oltre il 10% e in città come Boston e Orlando del 25%. Questo ha reso i soggiorni in hotel un’opzione più conveniente, che le strutture sembrano determinate a voler rendere il più allettante possibile, offrendo in alcuni casi anche spazi preposti per il sonnellino di mezzogiorno. Il Walker Hotels, per esempio, che ha due sedi a New York City, ha messo a disposizione abbonamenti nap pod per i pisolini nei giorni feriali: quattro sessioni, ciascuna della durata di 90 minuti, costano 199 dollari, 180 euro circa.
Fonte: New York Times
Laureata in Filosofia, Erica Manniello è giornalista professionista dal 2016, dopo aver svolto il praticantato giornalistico presso la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli. Ha lavorato come Responsabile Comunicazione e come giornalista freelance collaborando con testate come Internazionale, Redattore Sociale, Rockol, Grazia e Rolling Stone Italia, alternando l’interesse per la musica a quello per il sociale. Le fanno battere il cuore i lunghi viaggi in macchina, i concerti sotto palco, i quartieri dimenticati e la pizza con il gorgonzola.
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