Inclusione sociale, Zucchetti e lo stage per ragazzi neurodivergenti

Inclusione lavorativa e reciprocità sociale, questi gli obiettivi raggiunti del primo progetto in Italia per la formazione e lo stage curriculare di ragazze e ragazzi neurodivergenti. Zucchetti, prima azienda italiana di software, ha partecipato all’iniziativa, che si è sviluppata grazie a una rete di realtà, come Fondazione Danelli, fondazione nel campo dei servizi a favore delle persone con disabilità, Specialisterne, agenzia di lavoro specializzata nell’inserimento lavorativo e nella formazione di persone nello spettro autistico, ma anche Emergo-Città Metropolitana di Milano, Fondazione Clerici (servizio educativo e formativo di alto livello), Polo Universitario UniLodi.

Il progetto ha previsto, presso la Torre Zucchetti a Lodi, a partire dal mese di maggio 2024, un percorso formativo di stage con la qualifica di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) a indirizzo informatico. Durante questo periodo, i docenti di Specialisterne e alcuni colleghi di Zucchetti hanno fornito ai partecipanti le competenze tecniche per il ruolo di ‘software tester’ e le nozioni utili a comprendere il contesto lavorativo e le sue dinamiche. L’esperienza ha previsto anche un affiancamento all’interno dei team di lavoro Zucchetti, in cui alcuni corsisti, affiancati dai ‘job coach’ di Specialisterne, hanno potuto conoscere da vicino alcune delle attività e dei processi inerenti all’innovazione tecnologica.

L’esperienza è stata giudicata positiva da tutti i partecipanti 

L’incontro finale tra i protagonisti del progetto è stato emozionante per tutti, dai partecipanti, ai docenti, al personale Zucchetti direttamente coinvolto nella formazione e nella fase di stage. “La capacità di superare i pregiudizi e di capire il contributo che può portare, con il suo ‘essere speciale’, chi è autistico, credo sia l’aspetto più importante di questa iniziativa, perché la vera inclusione consiste nel dare la possibilità alle persone neurodivergenti di esprimere il proprio potenziale in qualunque ambito sociale, compreso quello lavorativo”, ha dichiarato Francesco Chiodaroli, direttore della Fondazione Danelli.

L’importanza dell’iniziativa è stata tale che Specialisterne, presente in Italia con una sede a Milano, in questa occasione ha voluto aprirne una anche a Lodi. “Abbiamo voluto essere ancora più vicini alle aziende e alle istituzioni di questo territorio perché desideriamo dare continuità a questa tipologia di progetti e aumentare le opportunità di inserimento lavorativo di persone neurodivergenti a livello locale”, ha aggiunto Ciro Vajro responsabile della sede di Lodi di Specialisterne.

L’esperienza è stata arricchente anche per tutto il personale Zucchetti, che si è preparato all’iniziativa attraverso un programma di interventi formativi. L’obiettivo era sviluppare una miglior conoscenza delle neurodivergenze, ma anche incentivare e diffondere una cultura aziendale inclusiva. “Abbiamo insegnato ai partecipanti, oltre alle competenze tecniche, anche alcune importanti soft skill come l’importanza del lavoro di squadra, ma a nostra volta abbiamo imparato molto. I ragazzi e le ragazze ci hanno ricordato che ogni persona è unica e che occorre sempre impegnarsi per capire come interagire nel modo migliore con chi abbiamo di fronte, senza dare nulla per scontato e cercando di andare oltre le abitudini e la propria zona di comfort. Per tanti dei nostri collaboratori è stata davvero un’occasione di crescita personale e professionale”, ha confermato Cristina Zucchetti, presidente Zucchetti Group. A tutti i partecipanti, che hanno espresso sincera gratitudine e grande apprezzamento per l’esperienza lavorativa e umana che hanno vissuto, è stato consegnato uno zaino con marchio Zucchetti a ricordo dell’iniziativa.

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